Qualche giorno fa un cliente leggendo il mio biglietto da visita, mi ha domandato cosa vuole dire “comunicazione” cosi colgo l’occasione per definire il termine di “comunicazione pubblicitaria”
Partiamo da i termini “comunicare” e “comunicazione”, derivano dal latino, gli antichi romani usavano il verbo “communicare” ed il nome “communicatio” per intendere il concetto di “mettere in comune”.
Tutti sappiamo che l’uomo è definito un animale sociale, cioè un essere vivente terreno che fonda la sua esistenza con i propri simili. Infatti, da sempre, l’uomo ha dovuto vivere in famiglia, in tribù, in clan o in entità come città o Stato. Tutto ciò ha significato dover comunicare. Sta di fatto che ogni organizzazione, anche la più basilare, implica il trasmettersi dei messaggi e, quindi, comunicare. Ma l’uomo non comunica solo con i propri simili. Si pensi ad altre specie come il nostro cane o gatto. Ma non è tutto qua: la tecnologia ci permette oggigiorno di “dialogare” con i più sofisticati PC.
Ed è proprio la tecnologia che ci permette oggi di aumentare le nostre abilità comunicative in confronto a ciò che un uomo di 100 anni fa neanche immaginava, pensando dalla più recente rete internet alla più vecchia stampa, passando per televisione, telefono, cinema, radio, i giornali, le affissioni, la posta, volantini ecc. La comunicazione intende influenzare in maniera sistematica i comportamenti e le scelte degli individui riguardo al consumo di beni e all’utilizzo di servizi.
Come dicevamo comunicazione significa letteralmente "mettere in comune". Ciò che viene messo in comune nella comunicazione non sono beni materiali ma più che altro sono " messaggi " che esprimono intenzioni, sensazioni, pensieri, sentimenti, informazioni. In pratica comunicare non vuol dire trasmettere ad altri sensazioni o situazioni o cos'altro, ma la rappresentazione mentale delle sensazioni, situazioni, ecc.
La comunicazione aziendale è l’insieme di tutti gli strumenti con cui l’azienda si presenta sul mercato; per esempio: Pubblicità, promozione, pubbliche relazioni, packaging, sponsorizzazioni e direct marketing.
Quindi: Il Key account colui che definisce ‘a chi e cosa dire nella comunicazione pubblicitaria, è la prima fase che viene affrontata nel processo di creazione di un messaggio pubblicitario.
Nel reparto creativo le due figure chiave sono rappresentate dal copywriter che si occupa dei testi e dall'art director che si occupa delle immagini. Si parla di coppia creativa perché questi due soggetti lavorano sempre insieme: da un lato perché, come si usa dire “due teste pensano meglio di una”, dall'altro perché, effettivamente, ciascuno porta il suo contributo relativo al suo ambito di competenze. Questi affrontano il problema di “come dirlo”.
Il media planner è una delle figure chiave del reparto media di un'agenzia pubblicitaria (assieme a media researcher e media buyer). È colui o colei che sceglie tra i vari tipi di media e tra le varie testate o emittenti quella più adatta alla pubblicità che si vuol lanciare. Pianifica e acquista i mezzi pubblicitari su cui veicolare il messaggio. Affronta il problema del “dove” e “a chi” dirlo, come e dove. La pubblicità svolge un ruolo di importanza determinante: dall’azienda a conduzione familiare fino alle grandi multinazionali. Tutto il sistema produttivo non potrà fare a meno di comunicare in modo sempre più preciso ed efficace, con i consumatori ai quali il proprio lavoro e prodotto è destinato.